Accoglienza Alunni Stranieri

1. PREMESSA

Il presente protocollo è stato deliberato dal Collegio docenti dell'ITCT "FOSSATI – DA PASSANO" nella seduta del giorno 23 novembre 2010.

Esso costituisce uno strumento di lavoro per facilitare e favorire la frequenza scolastica e la piena integrazione degli alunni stranieri che chiedono di iscriversi e frequentare i corsi dell’istituto.

Con l’adozione di tale documento vengono tradotte in fasi operative le indicazioni normative contenute nella C. M. n.24 del 1 marzo 2006 “Linee guida per l'accoglienza e l'integrazione degli alunni stranieri”.

Il Protocollo di accoglienza è uno degli strumenti, coerente con la legislazione vigente, con cui l’Istituto attua il Piano dell’ Offerta Formativa.


2. GLI OBIETTIVI

Il Protocollo d accoglienza si propone di:

  • Definire pratiche condivise in merito all'iscrizione e all'inserimento degli alunni stranieri;
  • Definire compiti e ruoli dei diversi soggetti coinvolti
  • Tracciare le diverse possibili fasi dell’accoglienza e delle attività per l’apprendimento della lingua italiana, la relazione con le famiglie straniere e l’orientamento al percorso scolastico

3. I SOGGETTI COINVOLTI

L’adozione del Protocollo impegna tutti i soggetti coinvolti ad operare in rete per ottimizzare le risorse e ad adottare forme di comunicazione efficaci operando nella massima trasparenza.

Dirigente Scolastico (e in sua vece il docente vicario)

COMPITI:

  • Svolge funzioni di raccordo con gli Uffici territoriali preposti – Prefettura – ASL- USP
  • Effettua il primo incontro con l’alunno , i genitori e il mediatore
  • Raccoglie le informazioni sul percorso scolastico seguito nel paese di provenienza
  • Fornisce le prime informazioni riguardanti l’Istituto e i corsi attivati
  • Convoca la Funzione Strumentale che ha il compito di riunire la Commissione Accoglienza stranieri

Uffici di Segreteria

COMPITI:

  • Cura l’ iscrizione, da intendersi come il primo passo del percorso di accoglienza e di integrazione dell’alunno straniero e della sua famiglia, raccogliendo tutti i documenti necessari, a norma di legge;
  • Consegna alla famiglia l’elenco del materiale librario e didattico necessario

Funzione Strumentale SOSTEGNO AGLI ALUNNI

COMPITI:

  • Coordina la Commissione accoglienza e integrazione degli alunni stranieri
  • Partecipa al colloquio che il D.S. organizza con la famiglia dell’alunno in presenza di un eventuale mediatore culturale
  • Cura i contatti con gli Enti Locali
  • Affianca il Dirigente Scolastico per quanto riguarda la decisione sulla classe in cui inserire l’alunno (dopo un’attenta valutazione delle informazioni personali, familiari e scolastiche possedute)
  • Raccoglie ed aggiorna il materiale relativo alle decisioni prese nei diversi Consigli delle classi in cui sono inseriti gli studenti stranieri avendo cura dei documenti che possono essere considerati “buone pratiche” utili per gli anni successivi.
  • Organizza la presenza di mediatori culturali o colleghi della lingua del paese di origine dell’alunno in occasione dei consigli di classe e degli incontri programmati con le famiglie

REFERENTE per acquisizione della lingua italiana L2

COMPITI:

  • Trasmettere le competenze per seguire gli alunni stranieri nelle materie oggetto di studio tramite creazione di unità didattiche e di apprendimento ad hoc e testi semplificati o semplici.
  • Formare altri docenti interni per l’insegnamento di italiano L2

COMMISSIONE ACCOGLIENZA STRANIERI

E’ un gruppo di lavoro, presieduto dalla Funzione Strumentale, e composto dal docente referente per l’acquisizione della lingua L2 e dai docenti designati TUTOR e dai DOCENTI DI LETTERE delle classi in cui vengono inseriti gli/le studenti/esse.

Le competenze del gruppo di lavoro hanno carattere consultivo, gestionale e progettuale.

La commissione si riunisce nei casi d’inserimento di alunni neoarrivati, per progettare azioni comuni, per monitorare i progetti esistenti, per operare un raccordo tra le diverse realtà.

COMPITI:

  • Pianificare le attività volte a rilevare le abilità , le conoscenze e le competenze dell’ alunno
  • Provvedere a tradurre, avendo al suo interno docenti di lingue straniere, la pagella e altra documentazione nel caso non sia già stato fatto dal Consolato
  • Coordinare con le eventuali risorse esterne gli interventi di mediazione linguistica e culturale, se necessari e gli interventi di facilitazione linguistica per l’apprendimento della lingua italiana.
  • Predisporre, se necessario, un piano organizzativo che preveda la partecipazione ai corsi di alfabetizzazione dei centri territoriali presso le scuole medie e l’affidamento, durante alcune ore di lezione, a ex docenti in pensione che fanno volontariato.
    • Predisporre un piano organizzativo che preveda la partecipazione dell’alunno alle attività di recupero e sostegno organizzate dalla scuola:
    • Sportello HELP per acquisizione del metodo di studio,
    • Scuola aperta per sostegno in alcune discipline
    • Corsi di recupero
  • Contattare le associazioni di volontariato che operano nel territorio anche nell'ottica di motivare l’alunno evitando la dispersione
  • Formulare per il Collegio Docenti eventuali proposte di modifica e/o integrazione del Protocollo,
  • Predisporre materiali che facilitino la comprensione dei corsi di studio offerti dall'Istituto e renderli disponibili all'uso, anche per la loro eventuale pubblicazione sul sito dell’Istituto;
  • Organizzare materiale didattico per gli interventi dei docenti coinvolti nell'alfabetizzazione
  • Elaborare e rendere trasparenti le modalità di semplificazione o facilitazione linguistica necessarie per ogni disciplina al fine di dare indicazioni comuni a tutti cdc interessati dell’Istituto;
  • Formulare richieste di acquisto di materiale didattico finalizzato all'integrazione linguistica e scolastica degli alunni immigrati.

Consiglio di classe in cui viene inserito l’alunno straniero

COMPITI:

  • predisporre un piano di studi personalizzato individuando obiettivi ridotti e/o semplificati, in base alle capacità dell’ alunno ed in risposta ai suoi bisogni formativi;
  • rilevare i bisogni specifici di apprendimento e prevedendo tempi e prove di valutazione diverse;
  • facilitare l’apprendimento del linguaggio funzionale;
  • semplificare, se necessario, il curricolo individuando le modalità di semplificazione o facilitazione linguistica per ogni disciplina.

Soggetti esterni all’Istituto, attivati dagli Enti Locali attraverso le Leggi di settore, messi a disposizione dal Ministero (mediatori, referenti della Prefettura ecc.)

Soggetti individuati dall’Istituto:

  • Nel nostro istituto abbiamo un gruppo di ex docenti in pensione che offrono la loro disponibilità per percorsi individualizzati di alfabetizzazione
  • Docenti che hanno ore a disposizione
  • Alunni stranieri già inseriti nei nostri corsi di studio che volontariamente si rendano disponibili per agevolare la fase di inserimento (attività di tutoring)

4. L’ISCRIZIONE

Il Dirigente Scolastico effettua un colloquio con l’alunno, i genitori, il mediatore culturale e il docente Funzione Strumentale coordinatore della commissione Accoglienza stranieri.

Dopo aver raccolto le informazioni sulla storia personale e scolastica dell’alunno, sulla situazione familiare, sugli interessi, le abilità, le competenze possedute e dopo aver considerato l’ordinamento degli studi del Paese di provenienza, il Dirigente Scolastico, insieme alla Funzione Strumentale decide in quale classe inserire l’alunno, scegliendo, quando possibile, una classe corrispondente all'età anagrafica dello stesso, eventualmente programmando esami integrativi su discipline non presenti nel precedente percorso di studi dell’alunno.

Se si ritiene non opportuno iscrivere l’alunno alla classe corrispondente all'età anagrafica si deciderà di iscrivere lo stesso alla classe anagrafica immediatamente inferiore e non oltre o, se la situazione lo consente, a quella immediatamente superiore.

Prima dell’iscrizione vengono esaminati i documenti presentati quali le pagelle o le certificazioni della scuola di provenienza; nel caso ci sia bisogno di traduzione la Commissione Accoglienza, avendo al suo interno docenti di lingue straniere, provvede a tradurre la pagella e altra documentazione.

Se la richiesta d’iscrizione viene fatta prima dell’inizio dell’anno scolastico, si possono prevedere nelle settimane di settembre che precedono il primo giorno di scuola, lezioni con docenti che effettuino interventi di alfabetizzazione per far conoscere un minimo vocabolario agli alunni. Al fine di rilevare il curricolo scolastico pregresso viene utilizzata una scheda-dati dell’alunno opportunamente predisposta.


5. L’INSERIMENTO NEL GRUPPO CLASSE

Il docente Tutor e, se necessario, il mediatore madrelingua saranno presenti, il primo giorno di scuola dell’alunno, per l’accoglienza nella nuova classe.

La commissione accoglienza si riunisce e pianifica le attività volte a rilevare le abilità, le conoscenze e le competenze dell’ alunno. Il tutor del consiglio di classe analizza e valuta, quando possibile le dinamiche relazionali del gruppo classe.

L'Istituto destina uno spazio dove siano presenti materiali, testi, vocabolari ecc, da adibire all'accoglienza degli alunni e a momenti di socializzazione tra gli stessi.


6. LA PROGETTAZIONE DEL CURRICOLO

La commissione accoglienza e integrazione progetta in modo coordinato con le eventuali risorse esterne:

  • Gli interventi di mediazione linguistica e culturale, se necessari;
  • Gli interventi di facilitazione linguistica per l’apprendimento della lingua italiana.

Obiettivi prioritari saranno l’acquisizione di una buona competenza nell'Italiano scritto e parlato, sia in forme ricettive che produttive, prima per la comunicazione interpersonale e per l’integrazione scolastica, poi per lo studio delle discipline.

La progettazione avviene in base alle capacità dell’alunno ed in risposta ai suoi bisogni formativi ed utilizzati per definire lo standard da raggiungere.

Tutti i docenti di classe sono coinvolti e collegialmente:

  • Favoriscono l’integrazione nella classe promuovendo attività in piccolo gruppo o progetti di educazione interculturale;
  • Facilitano l’apprendimento del linguaggio funzionale favorendo la presenza nel gruppo-classe per tutto il tempo scuola;
  • Rilevano i bisogni specifici di apprendimento;
  • Predispongono con la commissione accoglienza un percorso individualizzato ;
  • Individuano le modalità di semplificazione o facilitazione linguistica per ogni disciplina. Il consiglio di classe decide, sentito il parere della commissione accoglienza, se l’alunno necessita di alfabetizzazione oppure no. Nel primo caso la Funzione Strumentale e la commissione Accoglienza Stranieri predispongono un piano organizzativo che preveda la partecipazione ai corsi di alfabetizzazione dei centri territoriali presso le scuole medie e l’affidamento , durante alcune ore di lezione, a ex docenti in pensione che fanno volontariato. Se invece l’alunno conosce già la lingua italiana la Funzione Strumentale e la commissione Accoglienza predispongono un piano organizzativo che preveda la partecipazione dell’alunno alle attività di recupero e sostegno organizzate dalla scuola:
  • Sportello HELP per acquisizione del metodo di studio,
  • Scuola aperta per sostegno in alcune discipline
  • Corsi di recupero

Anche in questo caso si può prevedere l’affiancamento durante alcune ore di lezione di ex docenti in pensione che fanno volontariato.

Viene inoltre predisposto un piano di studi personalizzato che dovrà prevedere:

  • Una programmazione ordinaria per quelle discipline il cui apprendimento non è ostacolato dallo strumento linguistico (es matematica/informatica )
  • Una programmazione con obiettivi minimi per quelle discipline il cui apprendimento è condizionato dallo strumento linguistico (es storia , ma anche scienze )
  • Una frequenza ridotta durante le ore delle Lingue straniere che per l’alunno sono lingua madre o lingua già studiata (es Inglese); se possibile occorre sostituire le ore di lezione con altre attività della scuola (interventi di cui sopra)

7. LA VALUTAZIONE

Il Collegio Docenti adotta questi criteri per la valutazione degli alunni stranieri di recente immigrazione:

  • Prevedere tempi più lunghi per il raggiungimento degli obiettivi;
  • Valutare il progresso rispetto al livello di partenza;
  • Valorizzare il raggiungimento degli obiettivi non cognitivi;
  • Tenere conto che l’alunno straniero è sottoposto a una doppia valutazione: quella relativa al suo percorso di italiano seconda lingua, quella relativa alle diverse aree disciplinari e ai contenuti del curricolo comune;
  • Predisporre strumenti per la valutazione sommativa adeguati.
  • Valutare la permanenza nel gruppo classe come elemento di integrazione e supporto
  • Valutare la possibilità di raggiungere gli obiettivi minimi disciplinari nell'arco del biennio
  • In caso di parziale raggiungimento degli obiettivi minimi disciplinari l’alunno potrà riportare la sospensione del giudizio .

Il consiglio di classe dovrà specificare nelle comunicazioni alle famiglie gli obiettivi semplificati di apprendimento (piano di studi personalizzato) per il recupero delle carenze


PER L’ALUNNO ISCRITTO ALLA CLASSE PRIMA VIENE STABILITO IL SEGUENTE OBIETTIVO PRIMARIO:

CONOSCENZA DELLA LINGUA ITALIANA L2 (VERIFICATA IN OGNI DISCIPLINA)

Se tale obiettivo viene raggiunto l’alunno viene ammesso in classe seconda

OBIETTIVO SECONDARIO E’ LA CONOSCENZA DEGLI OBIETTIVI MINIMI DI CIASCUNA DISCIPLINA

PER L’ALUNNO ISCRITTO ALLA CLASSE SECONDA L’OBIETTIVO SECONDARIO DELLA PRIMA CLASSE DIVIENE OBIETTIVO PRIMARIO:

LA CONOSCENZA DEGLI OBIETTIVI MINIMI DI CIASCUNA DISCIPLINA (compresi i contenuti funzionali del primo anno)

Se tale obiettivo viene raggiunto l’alunno viene ammesso in classe terza


8. I RAPPORTI SCUOLA – FAMIGLIA

La scuola comunica con la famiglia straniera nelle occasioni stabilite dall'Istituto:

  • Direttamente quando è possibile
  • Attraverso mediatori madrelingua
  • Con l’aiuto dei docenti di Lingue, nella lingua straniera nota alla famiglia

È compito del tutor e della Funzione Strumentale organizzare che nei consigli di classe o in incontri programmati vi sia la presenza dei mediatori se richiesta dai docenti.

Nei colloqui con le famiglie straniere, i docenti terranno conto delle differenze culturali, in particolare del diverso modo di intendere le istituzioni scolastiche e la funzione sociale della scuola nei Paesi di provenienza.


9. L'ATTIVITA' DI ORIENTAMENTO

Per promuovere la piena integrazione dei ragazzi nel più vasto contesto sociale e per realizzare un progetto educativo che coniughi insieme pari opportunità e il rispetto delle differenze, la scuola ha bisogno delle risorse del territorio, della collaborazione con servizi, associazioni, luoghi d’aggregazione e, in primo luogo, con le amministrazioni locali per costruire una rete d’intervento che rimuova eventuali ostacoli e favorisca una cultura dell’accoglienza e dello scambio culturale. La commissione accoglienza ha il compito di contattare le associazioni di volontariato che operano nel territorio anche nell'ottica di motivare l’alunno evitando la dispersione.


10. Scarica i documenti